La coppia si è notevolmente trasformata negli ultimi decenni, e su di essa si sono concentrate le proiezioni di un numero di aspettative molto maggiori che in passato, con conseguente aumento dell’idealizzazione di questo fondamentale gruppo umano; allo stesso tempo, il tessuto sociale e familiare è divenuto sensibilmente meno solido e “protettivo” nei suoi confronti.
Nonostante questi mutamenti, la coppia resta sempre e comunque uno strumento che amplifica e moltiplica potentemente le trance dei singoli (ciò che all’interno di essa, soprattutto inconsapevolmente, viene portato da ciascun partner come vincoli e risorse, quali: credenze, abitudini, valori, bisogni, condizionamenti, esperienze, livello di maturità, ecc.).
Quando si è in presenza di criticità non psicopatologiche il counseling di coppia può offrire sostegno e accompagnamento nell’acquisizione di nuove abilità comunicative e relazionali ed una maggiore consapevolezza della ricchezza delle differenze di cui ciascun partner è portatore. Il percorso mira al raggiungimento di una maggiore autonomia ed individuazione e, quindi, maturità affettiva, con conseguente aumento della capacità di scelta, condivisione, intimità ed appartenenza nella relazione.
Il counseling di coppia si rivela anche uno spazio con notevoli potenzialità preventive sia per la eventuale formazione di una famiglia, che per ottimizzare il “distacco” e l’autonomia da quelle di origine.
Anche qui l’ipnotismo e l’autoipnosi possono trovare molteplici applicazioni creative ed efficaci.
Solo in apparenza paradossalmente, quello di coppia è un luogo ideale per conoscersi (e quindi amarsi) di più, anche attraverso la valorizzazione delle profonde differenze tra il femminile ed il maschile, e questo anche nelle coppie omo-orientate. Spessissimo, e per i motivi sottolineati all’inizio, la formazione di una coppia viene vissuta più come punto di arrivo che di partenza, più come luogo in cui ci si aspetta di essere curati che spazio di cui curarsi: questo “malinteso” tende a co-creare molti “killer” della coppia stessa, primi tra tutti la noia e la delusione.
Ravvivare/rsi e portare creatività all’interno del rapporto, affinare le capacità di comprensione e comunicazione apportano benessere e forza, e divengono, in modo salutare, potenti antidoti sia alle difficoltà serie che alle psicopatologie della coppia, e familiari, quando questa decide di creare una famiglia.